Terzo Settore
Ormai il Terzo settore non è più una novità in quanto già da qualche anno questo settore viene disciplinato in modo organico ed unitario anche da un punto di vista giuridico.
Difatti è in atto “un diritto del Terzo settore” nel cui Codice sono disciplinati in modo unitario sia gli aspetti civilistici (applicazione delle norme del Codice civile che continuano ad essere riviste e adeguate alla bisogna) che quelli fiscali (compreso quello di carattere tributario che ancora non è perfettamente definito). Le novità di questo Codice, come primo atto, è che ha trovato spazio negli statuti delle singole associazioni.
Terminata la descrizione sugli aspetti fondanti della legge, quello che ovviamente interessa di più è la collocazione delle associazioni negli ETS (Enti del Terzo Settore) e gli elementi generali che le contraddistinguono.
Di questi ETS fanno parte:
- le organizzazioni di volontariato ODV;
- le associazioni di promozione sociale APS;
- gli enti filantropici;
- le imprese sociali, incluse le cooperative sociali;
- le reti associative;
- le società di mutuo soccorso;
- le associazioni (riconosciute o non) e le fondazioni.
Gli elementi generali che accomunano gli ETS sono:
- lo svolgimento, in via esclusiva o comunque principale, di attività di interesse generale;
- il perseguimento esclusivo di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale senza fini di lucro;
- l’iscrizione nel Registro unico nazionale del Terzo settore RUN che eliminerà la dicitura “organizzazione non lucrativa di utilità sociale” in sigla più conosciuta come onlus.